storia e memoria
Le Bambole
27 dicembre 2021 00:19:59
Le bambole in permuta
(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso, un mercoledì, sui gradini della Collegiata sul lato verso la Rocca si vide una strana “vendita”. Sui gradini era disposta una distesa di bambole bionde, brune, tutte vestite da principessa, con gli occhioni che si chiudevano se le sdraiavi, alte 60 centimetri circa. Per avere una di quelle bambole bisognava portare in permuta una certa quantità di ferro vecchio o un mix di rame, ottone o bronzo ovviamente in quantità molto più piccola perché si trattava di materiale più pregiato.
La proposta ebbe un immediato successo che cresceva di mercoledì in mercoledì. Chi l’aveva prese, le collocava solitamente sopra il letto creando un bell’effetto colorato in un ambiente spesso disadorno e suscitando così il desiderio in chi non l’aveva ancora presa. Fu quasi una mania collettiva e a causa di quella smania di portare il metallo per avere la bambola furono dismessi gli oggetti più disparati, convinti che tanto non si usassero più.
Il peso stabilito per il solo ferro era molto alto e difficile da raggiungere, perciò finirono in mano a quei commercianti molte delle brocche in rame che le famiglie usavano per attingere l’acqua dal pozzo, molti paioli, tante pentole di rame, molte suppellettili in metallo, lampade e altri oggetti di bronzo.
Dopo la guerra si erano rinvenuti tantissimi bossoli vuoti dei proiettili da cannone, molti vennero trasformavano in oggetti di uso comune, spesso in vasi da fiori. Questi oggetti, essendo di ottone, furono tra i primi ad essere ceduti per avere queste bambole.
Poche bambine di allora, però, hanno potuto veramente giocare con quelle bambole; solitamente erano considerate un oggetto di arredamento e venivano poste al centro del letto matrimoniale.
Nella foto una di quelle bambole “sopravvissute”.
Bambola in permuta di metalli ancora esistente (foto di Sergio Magrini Alunno)
Brocche in rame (foto di Sergio Magrini Alunno)
Particolare materiale in permuta (foto di Sergio Magrini Alunno)
Bossoli ritrovati dopo il conflitto (foto di Sergio Magrini Alunno)